Le attività estrattive hanno un impatto rilevante nei territori, soprattutto laddove restano siti abbandonati e non si procede con il necessario recupero. Ca Bianca 2 rientra tra questi territori: abbandonata dopo l’attività estrattiva per problemi economici è stata acquistata per un fine fortemente diverso.  Gli interventi di recupero ambientale di cave sono normalmente destinati alla creazione di nuove aree verdi fruibili per attività ricreative e/o sportive oppure ad uso naturalistico, mentre più raramente sono finalizzati al recupero produttivo. Ogni intervento conduce ad un decisivo miglioramento sotto il profilo ambientale e ad un marcato aumento del valore paesaggistico, naturalistico ed ecologico oltre che in termini di ricchezza biologica. Per Ca Bianca2 l’intervento è stato rivolto ad un recupero sia naturalistico che produttivo: sull’area è stata infatti realizzata un’avannotteria destinata alla  riproduzione ed accrescimento, a scopo di ripopolamento di acque pubbliche e private, delle specie ittiche autoctone nel nord Italia. Oltre la serra, predisposta per il primo periodo di accrescimento, sono state realizzate delle vasche con materiali completamente naturali (terra e limo) e laghetti di fitodepurazione. L’intervento di riassetto ambientale e rinaturalizzazione ha portato come conseguenza al ripopolamento del territorio da parte di flora e fauna che era andata perduta.