Il progetto riguarda la ristrutturazione e il restauro conservativo di Ca’ degli Uberti, edificio signorile del XV secolo, sito nel centro storico di Mantova, in piazza Sordello.

L’edificio, risalente alla metà del Quattrocento, è all’interno dell’area di tutela del sito UNESCO ed è vincolato come bene culturale. Palazzo storico della città, dal secondo dopoguerra presentava unità di destinazione commerciale, residenziale e turistico-alberghiera. Da anni però giaceva in uno stato di trascuratezza e di quasi abbandono.

La ristrutturazione complessiva dell’edificio ha avuto l’obiettivo di dargli nuova vita e di portare alla creazione di un’unità organica a destinazione turistico-alberghiera: Ca’ Uberti Palace Hotel.

Al piano terra, riorganizzato per ospitare la reception, gli spazi per la colazione degli ospiti, i bagni di servizio ed il ristorante, si trovano sale dai solai voltati, soffitto affrescato nella sala del ristorante (attribuito a Lorenzo Leonbruno), ampie finestre, uno spazioso androne d’ingresso, un porticato con colonne marmoree e un cortile interno.

Il piano nobile, accessibile dall’importante scalone in marmo, rappresenta la preziosità del palazzo, essendo qui conservati affreschi risalenti al XV e XVI secolo, decorazioni a trompe-l’oeil e solai lignei a cassettoni decorati. Questo piano ospita ora locali di rappresentanza, quali sale per riunioni e conferenze e pranzi e cene di rilievo.

Per entrambi questi piani si è scelto di sostituire la pavimentazione in clinker o simil cotto con un pavimento in cotto della Fornace Polirone. Si tratta di un materiale prodotto manualmente, tipico dell’epoca quattrocentesca, in grado di restituire al palazzo l’originale identità.

Viceversa i piani superiori, riorganizzati per ospitare le camere d’albergo, sono caratterizzati da pavimento in legno massello di rovere, pareti con finitura a calce, solai tradizionali o lignei, arredamento minimale in ferro e legno. Tutte le scelte sono state orientate a sottolineare le caratteristiche del palazzo senza prevaricarle.

Nel complesso l’intervento ha portato un rinnovamento in chiave contemporanea nel rispetto dell’identità storica di Palazzo Ca’ degli Uberti, consentendo a ospiti e visitatori di ammirarne le bellezze e insieme goderne le comodità.

Nel 2023 Ca’ Uberti è entrato nei luoghi del FAI e ha aperto le sue porte durante le giornate FAI di primavera.