Uno spazio nuovo, uno spazio mio. Non di solo lavoro ma di vita. Un luogo dove stare, lavorare, chiacchierare, bere un caffè o cenare. Un luogo da vivere. Un posto nuovo. Il mio.
MY NEW WORKROOM
2022
Castiglione delle Stiviere MN
La necessità di avere un luogo che non fosse solo il posto dove lavorare ma un posto da vivere, una seconda casa o meglio un ampliamento della casa, si stava accomodando nella mia testa.
Un luogo dove stare bene, in armonia, dove andare non necessariamente per mettersi al computer ma per incontrare amici, per dedicarmi alle passioni, per fare altro.
Ed ecco che l’occasione arriva ed il sogno prende forma: un appartamento in una palazzina degli anni ‘60, al piano terra, vicino a persone care. Un ambiente famigliare.
Una disposizione classica con stanze distribuite da un corridoio-giorno ed uno notte. 4 locali ampi, come usavano un tempo, ed un bagno. Porte bianche originali con vetri stampati a disegno mosaico e maniglie dell’epoca, pavimenti in marmette di graniglia e marmo, altezze di 3 metri, impianto esterno con tubazioni di rame (intervento recente per adeguare l’impianto di riscaldamento) e bagno recente.
La mia intenzione è stata quella di entrare e di assecondare il posto, di farmi trasportare e di riportare alla luce un po’ della sua storia. Non intendevo fare alcuna demolizione (mi dava già noia la demolizione attuata per connettere la zona pranzo all’ingresso) e tantomeno fare l’aggiornamento dell’impianto elettrico (per computer e stampanti) sottotraccia ma mantenere tutto e realizzare anche l’impianto in esterno, con tubazioni tonde e scatole per prese che si mostrano bellamente.
Al lavoro saranno dedicati 2 ampi spazi: un locale operativo (con computer, server, tavoli, libreria e una poltrona anni ’60) ed uno per l’archivio e stampa. L’ampia sala aperta sull’ingresso sarà invece lo spazio d’incontro, di sosta, di break: un grande tavolo, 2 poltroncine anni ‘50 di recupero, un angolo cucina con isola e verde, tante piante. L’ultima stanza sarà l’atelier, il mio laboratorio, il rifugio dove potermi dedicare ad altro, a creare oggetti, a immagazzinare cose che trovo in cantiere o abbandonate in giro o che ho accumulato a casa, un posto dove utilizzare le mani per fare. Un’evasione.
E volevo che la storia di quei muri trasparisse che tornasse dal passato, che fosse viva e non più nascosta sotto strati di vernice ed ecco che la spatola si inserisce in alcuni segni di distacco di intonaco sulle pareti del laboratorio e dell’archivio, fa leva e poi solleva e tutto il recente viene via e torna il colore del passato. Rovinato, rappezzato, meraviglioso. Il laboratorio azzurro. L’archivio ocra scuro con macchie verdi. Muri del tempo e porte del tempo: sistemate in alcuni punti e riverniciate bianche.
Per le tinteggiature nuove ho voluto colori un po’ retrò, un verde nei toni del salvia e un terracotta, entrambi desaturi: pareti e soffitto, una scatola che abbraccia.
Gli arredi sono in fase di definizione: arredi di recupero, arredi nuovi e qualche pezzo retrò. Un posto tra l’industrial e il vintage con intromissioni d’arte di vecchi amici, nuovi e futuri.
Work in progress … always
MY NEW WORKROOM
2022
Castiglione delle Stiviere MN
La necessità di avere un luogo che non fosse solo il posto dove lavorare ma un posto da vivere, una seconda casa o meglio un ampliamento della casa, si stava accomodando nella mia testa.
Un luogo dove stare bene, in armonia, dove andare non necessariamente per mettersi al computer ma per incontrare amici, per dedicarmi alle passioni, per fare altro.
Ed ecco che l’occasione arriva ed il sogno prende forma: un appartamento in una palazzina degli anni ‘60, al piano terra, vicino a persone care. Un ambiente famigliare.